Dott.ssa Adelma Frittoli - Psicologa a Lonato del Garda
Adelma Frittoli
Come funzioniamo nella relazione con gli altri? In che modo interagiamo in una relazione? Quale ruolo assumiamo all’interno della coppia?
Bassa autostima, scarsa consapevolezza di sé, difficoltà di comunicazione, immaturità o dipendenza affettiva impediscono di vivere relazioni di coppia in armonia e serenità. Le relazioni personali possono essere di per sé molto mutevoli ed influenzabili da diverse problematiche esterne ad un rapporto come, ad esempio, la perdita di un lavoro o di un affetto o la difficoltà a condividere momenti di intimità e, in generale, si sviluppano a seconda del “concetto di sé” che abbiamo costruito sin dall’infanzia. Reputarsi meritevoli di affetto e di amore o, al contrario, sentirsi insicuri, eccessivamente timidi o bloccati, non fa altro che alimentare in bene o in male l’opinione che abbiamo di noi stessi.
Come funzioniamo nella relazione con gli altri? In che modo interagiamo in una relazione? Quale ruolo assumiamo all’interno della coppia?
Bassa autostima, scarsa consapevolezza di sé, difficoltà di comunicazione, immaturità o dipendenza affettiva impediscono di vivere relazioni di coppia in armonia e serenità. Le relazioni personali possono essere di per sé molto mutevoli ed influenzabili da diverse problematiche esterne ad un rapporto come, ad esempio, la perdita di un lavoro o di un affetto o la difficoltà a condividere momenti di intimità e, in generale, si sviluppano a seconda del “concetto di sé” che abbiamo costruito sin dall’infanzia. Reputarsi meritevoli di affetto e di amore o, al contrario, sentirsi insicuri, eccessivamente timidi o bloccati, non fa altro che alimentare in bene o in male l’opinione che abbiamo di noi stessi.
Riconoscere le proprie potenzialità è di fondamentale importanza per diversi motivi, sia in ambito personale che professionale.
La prima tra tutte è la consapevolezza delle proprie capacità che consente di fare scelte professionali e di vita più adeguate. Autoconsapevolezza, curiosità e accettazione della vulnerabilità sono i passaggi indispensabili per la realizzazione della propria persona.
Chi ha una chiara comprensione delle proprie abilità può individuare le opportunità più adatte a sé e prendere decisioni che lo porteranno verso obiettivi più concreti.
In definitiva, riconoscere le proprie potenzialità è un passo cruciale per il successo e il benessere.
Riconoscere le proprie potenzialità è di fondamentale importanza per diversi motivi, sia in ambito personale che professionale.
La prima tra tutte è la consapevolezza delle proprie capacità che consente di fare scelte professionali e di vita più adeguate. Autoconsapevolezza, curiosità e accettazione della vulnerabilità sono i passaggi indispensabili per la realizzazione della propria persona.
Chi ha una chiara comprensione delle proprie abilità può individuare le opportunità più adatte a sé e prendere decisioni che lo porteranno verso obiettivi più concreti.
In definitiva, riconoscere le proprie potenzialità è un passo cruciale per il successo e il benessere.
Conoscere sé stessi è uno dei passi fondamentali per intraprendere un percorso di sviluppo personale e per condurre una vita soddisfacente. Essere consapevoli dei propri comportamenti e delle motivazioni che li generano, ci consente di avere una chiave di lettura anche dei comportamenti e aspettative degli altri, mettendo le basi per la creazione di un ambiente circostante più armonico.
Conoscere sé stessi è uno dei passi fondamentali per intraprendere un percorso di sviluppo personale e per condurre una vita soddisfacente. Essere consapevoli dei propri comportamenti e delle motivazioni che li generano, ci consente di avere una chiave di lettura anche dei comportamenti e aspettative degli altri, mettendo le basi per la creazione di un ambiente circostante più armonico.
La caratteristica comune dei disturbi depressivi è la presenza di umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni somatiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell’individuo. Nella persona depressa si altera il modo con cui fa esperienza. Non ha più voglia di nulla, le passioni si inibiscono. Il mondo diventa opaco e indifferente, tutto ha lo stesso sapore, o non ne ha, e non offre più opportunità.
L’attività psichica e motoria si appiattiscono, nascono sentimenti di inadeguatezza ed emozioni di tristezza pervasive che portano a provare intensa sofferenza (anche fisica) e conducono all’isolamento. In seguito alla diagnosi, si mira a comprendere la causa del Disturbo dell’umore e ad individuare la strategia più idonea per affrontare i sintomi.
La caratteristica comune dei disturbi depressivi è la presenza di umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni somatiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell’individuo. Nella persona depressa si altera il modo con cui fa esperienza. Non ha più voglia di nulla, le passioni si inibiscono. Il mondo diventa opaco e indifferente, tutto ha lo stesso sapore, o non ne ha, e non offre più opportunità.
L’attività psichica e motoria si appiattiscono, nascono sentimenti di inadeguatezza ed emozioni di tristezza pervasive che portano a provare intensa sofferenza (anche fisica) e conducono all’isolamento. In seguito alla diagnosi, si mira a comprendere la causa del Disturbo dell’umore e ad individuare la strategia più idonea per affrontare i sintomi.
I sintomi psicosomatici sono il risultato di ansia, stress, disagio, paura, sovraccarico che arrivano a iperattivare il fisico. E' come se il corpo esprimesse il malessere emotivo, psicologico o relazionale attraverso i sintomi psicosomatici. Il disturbo psicosomatico si definisce come la risposta fisica ad un disagio psicologico.
I sintomi psicosomatici non derivano né da una condizione medica generale né dagli effetti diretti di una sostanza, ma dalla presenza di un disagio mentale. Ogni sintomo è psicosomatico o somatopsichico. Non è mai possibile separare il corpo dalla mente e dai vissuti emotivi.
I sintomi psicosomatici sono il risultato di ansia, stress, disagio, paura, sovraccarico che arrivano a iperattivare il fisico. E' come se il corpo esprimesse il malessere emotivo, psicologico o relazionale attraverso i sintomi psicosomatici. Il disturbo psicosomatico si definisce come la risposta fisica ad un disagio psicologico.
I sintomi psicosomatici non derivano né da una condizione medica generale né dagli effetti diretti di una sostanza, ma dalla presenza di un disagio mentale. Ogni sintomo è psicosomatico o somatopsichico. Non è mai possibile separare il corpo dalla mente e dai vissuti emotivi.
L’obesità rappresenta un fattore di rischio per diversi tipi di patologie come ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete, artrosi, disturbi dell’apparato respiratorio e malattie del fegato. Il trattamento di tutte queste situazioni di eccesso ponderale prevede l’acquisizione di uno stile di vita salutare e attivo grazie all’intervento integrato di diversi professionisti sanitari (es. medici, nutrizionisti, psicologi). L’intervento psicologico si pone come imprescindibile supporto alle linee medico-dietologiche per attivare quelle risorse psicologiche individuali necessarie a gestire in modo efficace il proprio peso. Terapie mediche senza supporto psicologico sono spesso destinate all’insuccesso. In questo contesto l’intervento psicologico, motivando al cambiamento per ottenere risultati appropriati e realistici, mira a promuovere un miglioramento globale della qualità di vita attraverso modifiche non solo a livello del comportamento alimentare ma anche a livello dell’opinione di se stessi, delle reazioni emotive personali e delle rapporti interpersonali.
L’obesità rappresenta un fattore di rischio per diversi tipi di patologie come ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete, artrosi, disturbi dell’apparato respiratorio e malattie del fegato. Il trattamento di tutte queste situazioni di eccesso ponderale prevede l’acquisizione di uno stile di vita salutare e attivo grazie all’intervento integrato di diversi professionisti sanitari (es. medici, nutrizionisti, psicologi). L’intervento psicologico si pone come imprescindibile supporto alle linee medico-dietologiche per attivare quelle risorse psicologiche individuali necessarie a gestire in modo efficace il proprio peso. Terapie mediche senza supporto psicologico sono spesso destinate all’insuccesso. In questo contesto l’intervento psicologico, motivando al cambiamento per ottenere risultati appropriati e realistici, mira a promuovere un miglioramento globale della qualità di vita attraverso modifiche non solo a livello del comportamento alimentare ma anche a livello dell’opinione di se stessi, delle reazioni emotive personali e delle rapporti interpersonali.
Le dipendenze sono tutte quelle condotte che generano assuefazione ad alcune sostanze, atteggiamenti o persino persone. Presuppongono un attaccamento tale che la vita della persona dipendente ruoti intorno all’ottenere la cosa desiderata.
Le dipendenze possono essere di varia natura. Le persone possono dipendere dalle sostanze per generare certe sensazioni, può trattarsi di farmaci, droga, alcool, alimenti, sesso, gioco,etc.
Inizialmente bisogna essere cosciente della propria dipendenza, poiché in molti casi si è convinti non si tratti di un problema e che si è in grado di abbandonarla quando si vuole, anche se in realtà non è così.
Le dipendenze sono tutte quelle condotte che generano assuefazione ad alcune sostanze, atteggiamenti o persino persone. Presuppongono un attaccamento tale che la vita della persona dipendente ruoti intorno all’ottenere la cosa desiderata.
Le dipendenze possono essere di varia natura. Le persone possono dipendere dalle sostanze per generare certe sensazioni, può trattarsi di farmaci, droga, alcool, alimenti, sesso, gioco,etc.
Inizialmente bisogna essere cosciente della propria dipendenza, poiché in molti casi si è convinti non si tratti di un problema e che si è in grado di abbandonarla quando si vuole, anche se in realtà non è così.
L’ansia è multi sfaccettata, caratterizzata da specifici sintomi di tipo fisico, cognitivo, comportamentale ed emotivo. Quando si vive un periodo di forte stress, dunque, può succedere che il livello dell’ansia sperimentata cresca, portando a vivere i sintomi sopra citati.
Nei casi più gravi può succedere che in determinati momenti l’ansia cresca fino ad oltrepassare il limite di una soglia, raggiungendo il livello del panico. Se il vostro stress o l’ansia non rispondono a queste tecniche di gestione, o se sentite che lo stress o l’ansia stanno influenzando il vostro funzionamento quotidiano, le vostre relazioni e l’umore, considerate la possibilità di parlare con un professionista della salute mentale: lo psicologo può aiutarvi a capire se avete un disturbo d’ansia specifico e non solo un momento passeggero di stress.
I disturbi d’ansia differiscono dalle sensazioni di ansia a breve termine per la loro gravità e per la durata: l’ansia tipicamente persiste per mesi e influenza negativamente l’umore e il funzionamento nella vita quotidiana.
L’ansia è multi sfaccettata, caratterizzata da specifici sintomi di tipo fisico, cognitivo, comportamentale ed emotivo. Quando si vive un periodo di forte stress, dunque, può succedere che il livello dell’ansia sperimentata cresca, portando a vivere i sintomi sopra citati.
Nei casi più gravi può succedere che in determinati momenti l’ansia cresca fino ad oltrepassare il limite di una soglia, raggiungendo il livello del panico. Se il vostro stress o l’ansia non rispondono a queste tecniche di gestione, o se sentite che lo stress o l’ansia stanno influenzando il vostro funzionamento quotidiano, le vostre relazioni e l’umore, considerate la possibilità di parlare con un professionista della salute mentale: lo psicologo può aiutarvi a capire se avete un disturbo d’ansia specifico e non solo un momento passeggero di stress.
I disturbi d’ansia differiscono dalle sensazioni di ansia a breve termine per la loro gravità e per la durata: l’ansia tipicamente persiste per mesi e influenza negativamente l’umore e il funzionamento nella vita quotidiana.
Difficoltà lavorative e finanziarie
Sul piano individuale è aumentato nelle persone un forte senso di stress e preoccupazione verso la propria condizione finanziaria e lavorativa sia attuale, sia futura. Lo stress finanziario può generare, in alcuni casi, conseguenze fisiche come insonnia, perdita di appetito, mal di stomaco e mal di testa; in altri casi, ripercussioni psicologiche quali ansia e attacchi di panico, depressione, ruminazione mentale (pensieri ripetitivi circa situazioni passate o future). Tenere per sé le preoccupazioni relative alle difficoltà finanziarie e lavorative non fa che amplificarle.
Difficoltà lavorative e finanziarie
Sul piano individuale è aumentato nelle persone un forte senso di stress e preoccupazione verso la propria condizione finanziaria e lavorativa sia attuale, sia futura. Lo stress finanziario può generare, in alcuni casi, conseguenze fisiche come insonnia, perdita di appetito, mal di stomaco e mal di testa; in altri casi, ripercussioni psicologiche quali ansia e attacchi di panico, depressione, ruminazione mentale (pensieri ripetitivi circa situazioni passate o future). Tenere per sé le preoccupazioni relative alle difficoltà finanziarie e lavorative non fa che amplificarle.
I disturbi specifici dell’apprendimento sono
disturbi del neurosviluppo che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione e riguardano la capacità di leggere, scrivere e compiere calcoli. Nello specifico, parliamo di
dislessia
(che riguarda le difficoltà di lettura),
disgrafia
e
disortografia
(che riguardano le difficoltà di scrittura) e
discalculia
(difficoltà di calcolo). Non c’è un danno organico, ma
una diversa modalità di funzionamento delle reti neuronali che non permettono la realizzazione della specifica abilità.
Si riferiscono a caratteristiche del neurosviluppo e non a una patologia. Nella maggior parte dei casi le difficoltà si possono ridurre e addirittura superare con adeguati interventi.
I disturbi specifici dell’apprendimento sono
disturbi del neurosviluppo che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione e riguardano la capacità di leggere, scrivere e compiere calcoli. Nello specifico, parliamo di
dislessia
(che riguarda le difficoltà di lettura),
disgrafia
e
disortografia
(che riguardano le difficoltà di scrittura) e
discalculia
(difficoltà di calcolo). Non c’è un danno organico, ma
una diversa modalità di funzionamento delle reti neuronali che non permettono la realizzazione della specifica abilità.
Si riferiscono a caratteristiche del neurosviluppo e non a una patologia. Nella maggior parte dei casi le difficoltà si possono ridurre e addirittura superare con adeguati interventi.